Si legge sempre più spesso, un po’ ovunque e magari anche un po’ a sproposito, di questo Web 2.0.
Se vi fosse sfuggito, vi invito a leggere attentamente il lungo articolo di Tim O’Reilly, What Is Web 2.0.
Tra le tante interessanti considerazioni, O’Reilly teorizza la nascita e lo sviluppo, nel prossimo futuro, di servizi che integreranno altri servizi già esistenti:
We believe that Web 2.0 will provide opportunities for companies to beat the competition by getting better at harnessing and integrating services provided by others.
A questo proposito, segnalo (via Search Engine Watch) quello che mi sembra un perfetto esempio di mashup in puro stile Web 2.0: Placeopedia.com.
Placeopedia integra due realtà anch’esse Web 2.0: da una parte, le mappe satellitari di Google Maps; dall’altra, le voci presenti sull’enciclopedia libera Wikipedia.
Ucci ucci, sento odor di dollarucci!
Qui urge farsi venire in mente un’idea superlativa e navigare a scopo di lucro il WEB 2.0!
Anche perchè, sinceramente, gli ultimi investimenti nel RealWorld2.0 non hanno garantito ROIs soddisfacenti… chissà perchè il frigo a legna, ad esempio, non ha sfondato come ci aspettavamo… boh!
TopConsultant